Dovevano sentirsi in un videogioco, uno dei tanti in cui le sparatorie sono talmente realistiche che ci si abitua perfino alla vista della morte. E invece era tutto reale: all'appuntamento in quella strada, per rubare la Playstation 4 di Daniel John Zeitz, 28 anni, di Roswell, ci sono andati muniti di una calibro 25.
Lei 16 anni, con un bimbo di 16 mesi lasciato sul sedile posteriore della macchina, e Nathaniel Vivian, 20 anni, avevano dato appuntamento al ragazzo in strada a Sandy Springs, in Georgia, negli Stati Uniti: Daniel aveva messo un annuncio su Craigslist ed era stato contattato dai due che si erano presentati come potenziali acquirenti.
La coppia era seduta in macchina quando il giovane si è avvicinato con la console sotto braccio per concludere l'affare: quello che lo aspettava in realtà era una rapina.
Il proiettile, prima di conficcarsi tra le costole del ragazzo, ha trapassato la mano di Nathaniel e i due sono dovuti correre all'ospedale. Daniel è rimasto lì, steso per terra, ucciso per una PS4.
Al Northside Hospital i due, interrogati dalla polizia, prima hanno detto di essere stati vittime di un'aggressione e dopo hanno ritrattato per raccontare di essersi intrufolati in un appartamento per rubare una console.
Nathaniel e la fidanzata sono stati immediatamente arrestati, mentre il bimbo, inconsapevole testimone di un omicidio, è stato affidato ai parenti della ragazza. Lui si trova nel carcere di Fulton County mentre la minorenne, è stato stabilito dai giudici, verrà incriminata come un adulto.
Daniel, noto ai suoi amici on line come Phobos, era un giocatore di Playstation molto conosciuto e aveva una squadra con cui giocava. Anche quel pomeriggio i ragazzi si erano riuniti per un torneo: «Torno subito» avrebbe detto ai suoi compagni prima di presentarsi all'appuntamento con la morte.
«Era una persona rara con mille qualità – ha detto un amico in un video che ha realizzato per ricordarlo – aiutava sempre tutti. Fa male capire quanto una persona conti per te quando se n'è andata». Gli amici hanno aperto una pagina su GoFundMe per coprire le spese funerarie.