Gaza, scontri alla barriera: sei morti. Hamas lancia terza intifada: «Libereremo Gerusalemme»

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Venerdì 9 Ottobre 2015, 15:00 - Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 10:36

I militari israeliani hanno ucciso oggi sei palestinesi nel corso di violenti scontri nei pressi del confine settentrionale della Striscia di Gaza.

Secondo quanto riportano i media israeliani, i soldati dello stato ebraico hanno aperto il fuoco dopo che i palestinesi si erano avvicinati alla zona cuscinetto che si trova all'interno della barriera che circonda il confine nord della Striscia. Nel corso degli incidenti sono rimaste ferite altre 35 persone.

Fonti mediche di Gaza riferiscono invece che il numero dei feriti ammonterebbe a 60, 10 dei quali in gravi condizioni.

Dopo che i militari israeliani hanno aperto il fuoco, circa 400 palestinesi residenti nel quartiere Shujàiya della Striscia hanno dato vita a una protesta, lanciando pietre contro i soldati e bruciando copertoni.

L'esercito israeliano è intervenuto anche a seguito di una violenta manifestazione lungo il confine sud di Gaza, nei pressi di Khan Younis, mentre altri incidenti si sono verificati anche in prossimità del confine orientale della Striscia. Hamas aveva annunciato per oggi una «giornata di rabbia» dopo gli attacchi di questi giorni in Cisgiordania e a Gerusalemme est.

Il leader di Hamas a Gaza Ismail Haniyeh si è appellato oggi per «un rafforzamento dell'Intifada, unica strada che può condurre alla liberazione». «Gaza si unirà all'Intifada per Gerusalemme», ha detto, secondo i media, in un intervento durante la preghiera del venerdì nella moschea di Gaza City. Haniyeh ha poi ribadito che è errato parlare di Gaza e della Cisgiordania come due entità geografiche separate. «Siamo un unico popolo, dobbiamo coordinare un'unica strategia», ha aggiunto. Haniyeh ha anche assicurato che, «malgrado il blocco imposto da Israele», Hamas è in grado di intervenire nel conflitto in corso a Gerusalemme e nei Territori.

Al termine delle preghiere nelle moschee masse di dimostranti si sono dirette verso il confine settentrionale della striscia della striscia di Gaza dove hanno dato vita a duri scontri con l'esercito israeliano. Da Gaza sono stati anche sparati verso il territorio israeliano alcuni razzi che non hanno provocato vittime.

Un tentativo di accoltellamento è avvenuto oggi ad Afula, nel nord di Israele, alla stazione centrale degli autobus nei confronti di una guardia israeliana. Lo riferisce la polizia secondo cui l'aggressore è una donna alla quale gli agenti hanno poi sparato. Le sue condizioni non sarebbero gravi.

Sono quattro, invece, gli arabi accoltellati oggi a Dimona (Neghev), presumibilmente dallo stesso assalitore. Si tratta in apparenza di un attacco «nazionalistico» di un abitante di Dimona in ritorsione agli attacchi palestinesi dei giorni scorsi. Gli aggrediti sono un netturbino e tre muratori. Secondo i media le condizioni di due dei quattro arabi assaliti oggi sono da moderate a serie, mentre per gli altri due si parla solo di ferite leggere. Tutti e quattro sono ricoverati nell'ospedale di Dimona. Due degli aggrediti sono beduini cittadini di Israele, gli altri due sono invece palestinesi che lavoravano nell'edilizia.

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