Milano, strangola la compagna e chiama un amico: «Che ho fatto?». Due mesi fa l'aveva picchiata

Milano, strangola la compagna e chiama un amico: «Che ho fatto?». Due mesi fa l'aveva picchiata
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Lunedì 20 Ottobre 2014, 08:36 - Ultimo aggiornamento: 21 Ottobre, 16:39

Sarebbe stata scatenata dalla gelosia l'aggressione che ieri è sfociata nell'omicidio della 42enne Sonia Trimboli, strangolata dal fidanzato nel loro appartamento in via della Commenda a Milano.

È quanto emerge dalle indagini coordinate dal procuratore aggiunto di Milano Alberto Nobili e dal pm di turno Giancarla Serafini. L'uomo, che ha confessato il delitto, è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario aggravato e nelle prossime ore il pm chiederà al gip la convalida della misura. Proprio la gelosia dell'uomo nei confronti della compagna è una delle cause delle frequenti liti che avvenivano nell'appartamento

Gianluca Gerardo Maggioncalda, il 42enne arrestato per l'omicidio della fidanzata in via della Commenda 28 a Milano, ha confessato al pm e agli agenti che lo hanno bloccato ieri sera in piazza Sant'Ambrogio che l'omicidio è avvenuto attorno alle 16.

Si è avventato su Sonia Trimboli, sua coetanea, al termine di una lite scoppiata per motivi di gelosia e l'ha strangolata con del nastro da pacchi. Non si sa ancora cosa abbia fatto subito dopo. Maggioncalda ha raccontato di aver chiamato un amico di Garlasco attorno alle 22 (l'uomo ha poi avvertito i carabinieri della stazione locale che hanno inoltrato l'informazione alla polizia di Milano) e di aver incontrato poco dopo il padre sulle scale del palazzo (il genitore vive al primo piano). A lui ha chiesto di controllare se la fidanzata stesse bene. È stato il 66enne a trovare il corpo. A quel punto il padre ha fatto tre chiamate: al 113, al figlio per convincerlo (invano) a costituirsi, e al genero, molto amico del figlio. Proprio grazie a questo legame il cognato è riuscito a farsi dire dove si trovava in quel momento: in piazza Sant'Ambrogio. Maggioncalda ci è arrivato in bicicletta dopo aver girato nella zona delle colonne di San Lorenzo. Quando gli agenti lo hanno avvicinato erano circa le 22.30. Lo hanno chiamato per nome, lui si è girato di scatto e ha chiesto «come sta Sonia?». Infine è salito sull'auto e ha ammesso l'omicidio.

L'uomo era già stato fermato due mesi fa per aver picchiato la fidanzata. Quel giorno il 28 agosto 2014 fu denunciato per aver litigato e aggredito la fidanzata che era stata salvata dall'intervento di alcuni vicini del palazzo di via della Commenda, in zona Porta Romana, nel centro di Milano.

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