M5s, «Abbate cronista dell'anno»: licenziato per domande scomode sull'Ilva

M5s, «Abbate cronista dell'anno»: licenziato per domande scomode sull'Ilva
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Martedì 19 Agosto 2014, 17:57 - Ultimo aggiornamento: 20 Agosto, 11:38
Il blog di Beppe Grillo proclama oggi il giornalista del giorno ma con la G maiuscola. Luigi Abbate il cronista passato agli onori della cronaca per le scomode domande al responsabile delle relazioni esterne dell'Ilva, Girolamo Archinà, chiedendogli conto delle vittime causate dall'inquinamento dell'acciaieria della famiglia Riva che è stato messo alla porta dall'emittente televisiva Blustar TV. «Senza entrare nel merito di dinamiche e decisioni proprie di una emittente privata ci sembra strano, però, che un giornalista di indubbia onestà intellettuale che con il suo ottimo operato ha sicuramente reso celebre e conosciuta quella stessa televisione locale, venga allontanato improvvisamente» denuncia un gruppo di parlamentari M5s pugliesi che ha rivolto un'interrogazione sul caso al governo.



A preoccupare i Cinque Stelle il fatto che il licenziamento segua, sebbene a distanza, «dichiarazioni sconcertanti dell'On. Pelillo, il deputato del Partito Democratico, che durante una puntata televisiva in diretta, condotta proprio da Abbate, in una fase concitata di scambio di opinioni su uno dei decreti ILVA, ha riferito parole quali 'L'editore lo sa? Domani parlerò con l'editore. Voglio sapere se anche lui è d'accordo'». «Abbiamo depositato una interrogazione parlamentare, a prima firma Maurizio Buccarella, per chiedere al Presidente del Consiglio Matteo Renzi se 'il Governo non ritenga che le dichiarazioni dell'On.Pelillo rappresentino una grave minaccia alla libertà di stampa». Il Presidente Renzi dovrà, infine, dichiarare quali «iniziative si intendano assumere, nelle opportune sedi normative, al fine di garantire un'informazione libera ed indipendente da ogni gioco di potere, affinchè ogni cittadino possa essere messo a conoscenza dei fatti quando questi sono opportunamente documentati».



Nell'intervento sul blog di Maurizio Buccarella, Daniela Donno, Lello Ciampolillo, Barbara Lezzi, Giuseppe L'Abbate, Diego De Lorenzis, Giuseppe D'Ambrosio, Francesco Cariello, Emanuele Scagliusi e Giuseppe Brescia, i parlamentati M5s auspicano inoltre che Pelillo chiarisca pubblicamente le sue affermazioni in diretta televisiva, prima della risposta del Governo all'interrogazione parlamentare. «La libertà di stampa e quella di espressione sono tutelate dalla nostra Costituzione: non è accettabile - dicono - che una velata minaccia o un accennato ricatto professionale possa rendere schiavi i tanti giornalisti che cercano di fare onestamente il loro lavoro nel nostro Paese».
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