Concordia in porto a Genova: missione compiuta

Concordia in porto a Genova: missione compiuta
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Domenica 27 Luglio 2014, 09:07 - Ultimo aggiornamento: 28 Luglio, 10:32

Dopo l'ultimo viaggio la Concordia arrivata a Genova. Missione compiuta, ha detto il responsabile della protezione civile, Franco Gabrielli.

L'arrivo Intorno alle 11.40 il relitto ha cominciato ad entrare, di poppa, nel bacino di Prà-Voltri, all'interno dello spazio acqueo protetto dalla diga foranea. Poi nel primo pomeriggio l'attracco al molo dove inizierà la prima fase di smantellamento del relitto della nave naufragata al Giglio il 13 gennaio 2012 provocando la morte di 32 persone. Per l'arrivo del relitto a Genova c'era anche Matteo Renzi accompagnato dalla moglie e dai figli.

Il vento La Concordia era arrivata a poche miglia dal porto di Prà-Voltri stamani alle 4.30. Le operazioni che prevedevano l'intervento dei rimorchiatori di Genova in sostituzione di quelli oceanici sono cominciate pochi minuti prima delle 6, ma sono state rallentate da un vento di 20 nodi che è andato lentamente attenuandosi.

L'ingresso in porto Alle 10.30 sono cominciate le manovre di evoluzione propedeutiche per l'ingresso in porto. A guidarle è stato il rimorchiatore Messico, dopo che il secondo rimorchiatore di altura che ha trainato Concordia dall'isola del Giglio a Genova, il Blizzard, è stato sganciato dal relitto. È stato questo il segnale che l'operazione si avviava a conclusione dopo che il meteo aveva fatto supporre in possibili ritardi.

Il ministro Galletti Per il governo è stato un successo di ingegneria, ma anche ambientale. «I francesi devono imparare a fidarsi un po' più di noi italiani. L'operazione Concordia è andata molto bene, avevamo preparato tutte le precauzioni. Non c'è stato alcun inquinamento», ha poi puntualizzato il ministro dell'Ambiente. «Tutta l'operazione e si è svolta nel migliore dei modi, è stato un successo dal punto di vista ambientale. A mezzanotte abbiamo fatto le ultime analisi, non ci sono sversamenti e non c'è stato inquinamento», ha sottolineato Galletti.

Gabrielli «Bisogna dire una parola definitiva: l'unica soluzione credibile con le tempistiche che volevamo e con l'obiettivo di mantenere in Italia la nave, era Genova. Altre soluzioni non ce n'erano», ha detto poi Gabrielli che si è tolo quindi qualche sassolino dalle scarpe. «Appartengo alla categoria di funzionari per cui c'è un solo valore assoluto, ed è l'onestà. La più grande amarezza che ho provato in questi due anni e mezzo, è che qualcuno con compiti di responsabilità, quindi con grande irresponsabilità, abbia potuto soltanto immaginare o adombrare che l'azione mia, si rifacessse a un interesse particolare. Non lo consentirò mai a nessuno, sono infamità».

Polemica con Greepeace e Lagambiente «Vorrei che questo Paese fosse un Paese normale, nel modo di approcciarsi ai temi ambientali - ha aggiunto Gabrielli -. C'è una cosa che mi ha dato un po' di fastidio: noi abbiamo fatto uno sforzo pazzesco nel tentativo di salvaguardare la matrice ambientale. Oggi sembra che il controllo lo abbiano fatto Greenpeace e Legambiente. A me sembra invece che lo abbiano fatto le Arpa, l'Istituto superiore di sanità e altri enti pubblici. Se qualcuno si è fatto la gita in barca e poi diventa il tutore dell'ambiente, va bene. Allora magari rivolgiamo maggiore attenzione a tutti i problemi ambientali di questo Paese».

L'ad di Costa All'alba, a bordo della Concordia era salito l'Ad di Costa, Michael Thamm. «Volevo ringraziare ancora Nick Sloane - ha detto - e tutti i suoi uomini per questo intervento in un giorno di operazioni così complesse».

La Concordia non è più di Costa Crociere. Alle 15.40 di questo pomeriggio è stato firmato l'atto notarile che sancisce il trasferimento della proprietà della Concordia da Costa Crociere al raggruppamento Saipem-San Giorgio del porto. Lo rende noto l'ufficio stampa del gruppo di aziende che ha curato il recupero del relitto. L'atto prevede che la vendita sia effettuata allo scopo specifico della demolizione e del riciclo, secondo gli accordi e le prescrizioni concordate con le autorità e principalmente con il ministero dell'Ambiente.