Urbino, cavalli lasciati morire di fame e sete
Irruzione e sequestro nell'allevamento-lager

Urbino, cavalli lasciati morire di fame e sete Irruzione e sequestro nell'allevamento-lager
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Venerdì 18 Luglio 2014, 19:08 - Ultimo aggiornamento: 19:09
URBINO - Un vero e proprio lager per animali scoperto dalla Guardie Zoofile Oipa, con cavalli mantentuti in strutture fatiscenti, invase di escrementi e senza acqua n cibo.



Le segnalazioni su “Il Vecchio Mulino” nella frazione urbinate di Schieti si erano sprecate, csì le guardie zoofile hanno deciso per un sopralluogo. Lo scenario che si è presentato ai loro occhi era molto grave, 5 cavalli erano infatti lasciati letteralmente lasciati morire di fame e sete tra i loro stessi escrementi. Una cavalla femmina e un pony erano ricoverati sotto una struttura fatiscente su una pavimentazione sconnessa, completamente ricoperta di escrementi, entrambi in stato di eccessiva magrezza, con vertebre e costole in evidenza e completamente senza tono muscolare, oltre a zoccoli con unghia lunga e spaccature. Non era presente cibo a disposizione e l’abbeveratoio era costituito da una piccola bacinella con poca acqua putrida mischiata ad escrementi.

Tre dei quattro esemplari rimanenti erano confinati all’interno del classico “tondino” da addestramento, ovvero una recinzione rotta in più punti con assi di legno sporgenti, senza alcun tipo di riparo dal sole o dalle intemperie. Anche in questo caso tutti gli esemplari presentavano grave magrezza, zoccoli in pessime condizioni e una quantità d’acqua sporca a disposizione insufficiente anche per un solo cavallo. Identiche le condizioni per l’ultimo equino, detenuto all’esterno e senza neppure l’acqua a disposizione. Gli animali sono stati sottoposti a sequestro probatorio, pur affidati alla struttura, e la proprietaria denunciata per maltrattamento e abbandono di animali. Interpellata dalle guardie, la proprietaria dei cavalli ha spiegato di non avere risorse economiche sufficienti per mantenere gli animali. «Purtroppo il fenomeno dell’accumulo compulsivo riguarda anche gli animali, prende il nome di “animal hoarding” e continua a mietere moltissime vittime – spiega Matteo Ceccolini, coordinatore delle guardie zoofile Oipa Pesaro-Urbino – Questi cavalli sono stati acquistati senza la minima cognizione di quello che è necessario per mantenerli in salute e in condizioni di benessere».
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