Inglese di nascita, ma italiana da parte di padre, ha letteralmente fatto impazzire il circuito indipendente all'uscita del suo primo omonimo album nel 2011. Ed oggi è da considerarsi, ormai, a pieno titolo un'artista mainstream, visto il successo che sta riscuotendo. L'anno scorso è uscito il suo ultimo lavoro: “One breath”. E il 15 luglio vedrà la luce il suo nuovo EP dal titolo “Strange weather”. Un disco in cui l'artista andrà alla riscoperta di alcune cover di big del music business e altre di nuovi musicisti. Un incontro di contrasti, che spesso caratterizza la sua stessa musica.
Classe 1980, Anna Calvi è a tutti gli effetti considerata la nuova eroina di un certo circuito rock.
Quello ricercato. Di qualità. Dalla matrice introspettiva ed enigmatica. Un po' come lei, che in quello sguardo intenso color ghiaccio, riassume tutta
l'estetica della sua musica. Così minuta sul palco, e
così immensa quando libera il freno all'ugola. E anche così piena di stile, in quel modo di irritare le corde della sua Telecaster. E pensare che fino a qualche anno fa il suo terrore era proprio mettersi a cantare. Per questo motivo ha sviluppato un modo così tanto personale ed espressivo di suonare la chitarra. Poi, alla fine, è riuscita a modulare al meglio la sua voce. E la metamorfosi si è compiuta.
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