Finito sotto processo per guida in stato di ebbrezza e resistenza a pubblico ufficiale, per questo secondo reato il giovane (figlio dell’allora sindaco di Sefro Mario Pierozzi) era stato condannato in primo grado dal tribunale di Camerino a 4 mesi di reclusione, condanna confermata poi dalla Corte di Appello di Ancona. Da qui il ricorso in Cassazione dell’avvocato difensore Corrado Zucconi di Camerino, che ha portato nei giorni scorsi alla sentenza di assoluzione da parte della VI Sezione penale, che ha ritenuto le affermazioni del giovane colorite ma non intimidatorie.
Sefro, «una volta ho sparato a un poliziotto»
minacce agli agenti, assolto il figlio dell'ex sindaco
di Angelo Ubaldi
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Lunedì 16 Febbraio 2015, 11:02 - Ultimo aggiornamento: 19:11
SEFRO - Fermato dalla polizia e risultato positivo all’etilometro nell’estate del 2008, Massimiliano Pierozzi aveva detto agli agenti «Sono il figlio del sindaco di Sefro» ed alla domanda se aveva precedenti aveva risposto: «Si, una volta ho sparato a un poliziotto» .
Finito sotto processo per guida in stato di ebbrezza e resistenza a pubblico ufficiale, per questo secondo reato il giovane (figlio dell’allora sindaco di Sefro Mario Pierozzi) era stato condannato in primo grado dal tribunale di Camerino a 4 mesi di reclusione, condanna confermata poi dalla Corte di Appello di Ancona. Da qui il ricorso in Cassazione dell’avvocato difensore Corrado Zucconi di Camerino, che ha portato nei giorni scorsi alla sentenza di assoluzione da parte della VI Sezione penale, che ha ritenuto le affermazioni del giovane colorite ma non intimidatorie.
Finito sotto processo per guida in stato di ebbrezza e resistenza a pubblico ufficiale, per questo secondo reato il giovane (figlio dell’allora sindaco di Sefro Mario Pierozzi) era stato condannato in primo grado dal tribunale di Camerino a 4 mesi di reclusione, condanna confermata poi dalla Corte di Appello di Ancona. Da qui il ricorso in Cassazione dell’avvocato difensore Corrado Zucconi di Camerino, che ha portato nei giorni scorsi alla sentenza di assoluzione da parte della VI Sezione penale, che ha ritenuto le affermazioni del giovane colorite ma non intimidatorie.