Macerata, colpo di scena alle elezioni, la deputata Manzi contro il Carancini bis: idillio finito

Il sindaco Carancini con la deputata Manzi quando erano insieme in Comune
di Nicola Paciarelli
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Mercoledì 21 Gennaio 2015, 14:56 - Ultimo aggiornamento: 16:32
MACERATA - Un incontro organizzato da Irene Manzi e Angelo Sciapichetti, al quale hanno partecipato le varie anime del Pd, per dire con forza che Carancini non è il candidato ideale per la città e per cercare di tirare fuori nomi alternativi. Un nuovo tassello si aggiunge al caotico puzzle del Pd maceratese nell'avvicinamento alle comunali di maggio.



Un tassello che, innanzitutto, evidenzia come ora, contro il sindaco uscente, c'è ufficialmente anche l'onorevole Manzi, suo ex vicesindaco, che, invece di assumere un ruolo di garanzia per cercare di dipanare l'intricata matassa, è diventata parte in causa nella guerra che tutto il partito sta muovendo a Carancini. A tal punto che la parlamentare avrebbe addirittura proposto il nome di Ninfa Contigiani, componente del direttivo Pd, come possibile sfidante di Carancini.



Nella corsa contro il sindaco uscente, poi, qualcuno sarebbe tornato a chiedere anche la disponibilità a partecipare al presidente del Consiglio, Romano Mari, personalità di spicco di AreaDem che già cinque anni fa prese parte alle primarie, arrivando terzo. Ancora da capire, invece, la possibilità, o meno, che il giovane renziano Nicola Perfetti sia della partita. Se da un lato c'è chi dice che Perfetti, stanco dei continui giochetti del partito e del modo in cui è stato trattato, vorrebbe definitivamente tirarsi indietro, d'altra parte c'è chi sostiene che comunque l'avvocato di area Renzi vorrà mettersi in gioco e partecipare alle primarie.



Tutto ciò, ovvero una grande manovra del Pd contro Carancini, sta andando in scena in attesa dell'apertura del tavolo politico del centrosinistra, prevista per domani sera alle 19, che dovrà iniziare a fare vera chiarezza su programma, alleanze e candidati sindaco.



In questa situazione caotica, chi stringe i tempi è Pensare Macerata, che lunedì si è riunita in assemblea: «Noi non stiamo con le mani in mano – dice il leader, Massimiliano Bianchini – e la riunione di lunedì, alla quale hanno partecipato una cinquantina tra iscritti e non, ne è la dimostrazione. La lista è un gioiello, una vera alternativa per la città, in grado di portare con sé anche altre forze politiche».



Il messaggio uscito dall'assemblea è chiaro: «Da una parte, come ho già detto – spiega Bianchini -, non appoggeremo Carancini alle primarie, ma dall'altra non daremo per forza sostegno a qualsiasi nome che il Pd sceglierà contro il sindaco uscente, tanto che abbiamo pronti i nostri due candidati da schierare alle primarie, anche se ancora non è chiaro quando si faranno. Rispettiamo il dibattito interno al Pd al quale, però, chiediamo di decidere in tempi rapidi cosa fare. Noi siamo pronti a offrire la nostra opportunità alla città».