Papà killer, è incapace di volere ma la Procura vuol processarlo per omicidio

Papà killer, è incapace di volere ma la Procura vuol processarlo per omicidio
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Martedì 17 Febbraio 2015, 20:10 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 10:19
ANCONA - Il papà killer di Ancona, Luca Giustini, rischia di essere processato per l'omicidio della figlioletta di 18 mesi nonostante il totale vizio di mente riconosciuto nella perizia dello psichiatra Renato Ariatti. Diagnosi che non rende penalmente imputabile il 35enne ferroviere anconetano. Ma alla luce della pericolosità sociale evidenziata dallo stesso psichiatra, il Pm Andrea Laurino ha chiesto il rinvio a giudizio dell'anconetano. Il giudice probabilmente si pronuncerà solo sul futuro di Giustini in un ospedale psichiatrico giudiziario o in una struttura equivalente.



Un mese dopo la chiusura dell’indagine sul delitto di Collemarino, il sostituto procuratore Andrea Laurino ha chiesto il rinvio a giudizio per l’uomo che il 17 agosto uccise a coltellate la figlia Alessia di appena un anno e mezzo. La palla passa ora al gup, che nei prossimi giorni fisserà la data dell’udienza preliminare. Il capo d’imputazione è quello di omicidio volontario aggravato dal ramo di parentela con la vittima.



Giustini, per sua stessa ammissione, ha raccontato di aver accoltellato più volte la figlia Alessia mentre dormiva nel lettino, perchè spinto da "voci interiori". In quel momento la moglie era al mare con la figlia più grande.