Rugby, al villaggio del Terzo tempo
tifosi in festa prima e dopo il match

Rugby, al villaggio del Terzo tempo tifosi in festa prima e dopo il match
di Christian Marchetti
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Venerdì 22 Novembre 2013, 21:34 - Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 16:32

ROMA La birra c'. Nel rugby fondamentale almeno quanto l'arbitro. Musica e delizie gastronomiche pure. E stavolta spunta anche il cinema. Sembra un happening, invece il consueto villaggio a contorno dei match di rugby all'Olimpico. Un villaggio pi grande e pi ricco del solito nonch “sperimentale” in vista del prossimo Sei Nazioni. L'area che fa da contorno al test match tra Italia e Argentina in programma all'Olimpico ha cambiato anzitutto nome. Stavolta si chiama “Terzo Tempo #faccedarugby Day”, titolo coniato poiché il test match tra Azzurri e Pumas sarà il culmine di quell'iniziativa studiata dalla Federazione Italiana Rugby per coinvolgere al massimo gli appassionati che si muovono tra i social network. Ebbene, #faccedarugby è l'hashtag tramite il quale è possibile postare via Twitter e Facebook le proprie foto. Il tifoso che diventa lui stesso veicolo di promozione dello sport che tanto ama, diventando al contempo il prossimo protagonista, come tanti altri fan, della prossima campagna pubblicitaria per il Sei Nazioni intitolata “Insieme”.

Le facce da rugby si ritroveranno allo stadio e nel villaggio. Qualcuno avrà persino l'opportunità di entrare in campo in occasione dell'esecuzione degli inni nazionali. Dentro e fuori lo stadio anche la Frustica, orchestra che allieterà la giornata e, idealmente, richiamerà sul palco allestito nel cuore del Foro Italico la Nazionale di Jacques Brunel al termine della sua fatica contro l'Argentina. Con loro, ospiti anche gli interpreti del bel film “Il Terzo Tempo” che in questi giorni racconta il mondo del rugby più vero, quello dei club alla base della piramide del movimento.

La giornata inizierà tuttavia dalle 10, con il concentramento di minirugby Under 10 e 12 previsto allo Stadio dei Marmi. Poi musica e balli, «per costruire quel connubio musica e folklore su cui vogliamo puntare – spiega il direttore area eventi Fir Pierluigi Bernabò – Se Twickenham, a Londra, può contare su un'autentica distesa di pub fuori dal tempio del rugby, anche noi vogliamo ampliare l'offerta».

Difatti, se alla prima apparizione del rugby all'Olimpico il villaggio animò esclusivamente lo Stadio dei Marmi, stavolta l'area si estenderà dalla Sala delle Armi (l'arcinota “Sala Bunker”) in poi. Un lungo percorso dove troveranno spazio anche dei carretti con tante specialità enogastronomiche. Ah, abbiamo già detto che alle 15 inizia la partita?

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