Un mito in un sito millenario. All’Ara Pacis va in scena la proiezione-evento, in anteprima per pochi illustri nomi, di “Lucio per amico. Ricordando Battisti”. A 25 anni dalla scomparsa dell’indiscusso numero uno della musica italiana, il docufilm è firmato dalla talentuosa e bellissima Maite Carpio Bulgari, in elegante blusa bianca, salutata dal consorte Paolo. «Ho voluto parlare di uno dei più grandi autori d’Italia - spiega l’autrice - che rappresenta un pezzo della storia nazionale ed è amato da tutti i mei amici. Un regalo al Belpaese». E sono circa centocinquanta gli ospiti glam dell’happening d’eccezione.
Tra i primi ad affacciarsi il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini con la compagna Francesca Verdini: salutano l’amministratore delegato di Eagle Picture Tarak Ben Hammar.
Il foyer del museo è affollatissimo. Si riconoscono l’ad Cinecittà Nicola Maccanico, Aurelio e Jacqueline de Laurentiis, Giampaolo e Rossana Letta, il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, Matilde Bernabei e Marisela Federici. Ecco Piero Maccarinelli e Esther Crimi, in rosso. E ancora il produttore Guido Lombardo. Scambio di saluti e si accende il video. E subito parte una domanda: ma chi è stato davvero Lucio Battisti? Attraverso le testimonianze di chi lo ha conosciuto “Lucio per amico” vuole provare a raccontare chi era l’artista come uomo, cosa c’era dietro la musica e le canzoni, e anche come queste facessero parte della sua vita.
Mario Lavezzi, Mara Maionchi, Caterina Caselli, Adriano Pappalardo, illuminano il mistero, quello di un’artista di enorme importanza che ha rifiutato la visibilità. Testimone d’eccezione, nel video, è Giulio Rapetti, in arte Mogol, il compagno d’arte e d’avventura. E ancora una volta si ascoltano le sue canzoni, dalla sua voce ma anche, in performance da collezione, da alcuni dei migliori artisti italiani contemporanei. Esclusivo dinner a seguire nel vicino hotel Bulgari.