Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato di aver «deciso di continuare alla guida del governo di Spagna». «Mia moglie e io - ha proseguito - sappiamo che questa campagna di discredito non si fermerà, sono 10 anni che la subiamo. È Grave». Sanchez ha poi espresso apprezzamento per «la solidarietà e l'empatia arrivate da ogni parte». Dopo l'apertura di un'inchiesta sulla base della denuncia di presunta corruzione e traffico di influenze, mossa dal sindacato Manos Limpias, nei confronti della moglie, Sanchez aveva annunciato in una lettera alla cittadinanza di 4 pagine postata mercoledì su X, la pausa di riflessione, che ha tenuto col fiato sospeso il paese. «Mi urge rispondere alla domanda se vale la pena, nonostante il pantano nel quale l'estrema e l'estrema destra pretendono di trasformare la politica. Se devo proseguire alla guida del governo o rinunciare a questo grande onore», aveva scritto il premier nella missiva.
Il discorso
«Non arrossisco a dirlo, sono un uomo profondamente innamorato di mia moglie, che vive con impotenza il fango che gettano quotidianamente su di lei», aveva aggiunto.