Sora, Sospese le attività sportive allo stadio Panico: «Il sindaco ci spieghi il senso»

Tutta colpa di una volpe fa strage di galline e oche nel parco di animali rimangono le carcasse

Sora, Sospese le attività sportive allo stadio Panico: «Il sindaco ci spieghi il senso»
di Roberta Pugliesi
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Sabato 25 Febbraio 2023, 08:18 - Ultimo aggiornamento: 09:22

Sospese con ordinanza le attività sportive allo stadio Panico: tutta colpa di una volpe. «Una situazione a dir poco spaventosa, con evidenti rischi per l'igiene e la sanità pubblica: sono state rinvenute carcasse di animali in avanzato stato di decomposizione. Tutta l'area risulta in stato di degrado, semiabbandono e precarie condizioni igienico-sanitarie».
Lo ha messo nero su bianco il Sindaco Luca Di Stefano che ieri "si è visto costretto" ad emettere un'ordinanza di sospensione delle attività sportive allo stadio Panico in ottemperanza alle prescrizioni della Asl.
Il provvedimento è stato emanato nella giornata di ieri a seguito di un verbale di sopralluogo redatto dopo un sopralluogo del 23 febbraio. Ed è stato notificato ieri pomeriggio mentre sul campo di via Trecce c'erano i bimbi di sei anni a tirare calci ad una palla, bimbi già rimasti senza il bocciodromo dopo che il sindaco, insieme al comandante dei vigili Dino Padovani, si erano fatto restituire le chiavi dai gestori dell'impianto.
GLI ALLENAMENTI
Bimbi che per tutto l'inverno insieme alle loro famiglie hanno fatto sacrifici per potersi allenare regolarmente, con temperature che sfioravano lo zero, costretti a chiedere la collaborazione di altre società sportive ed ospitalità in altri strutture. Per molti, compreso il consigliere di opposizione Federico Altobelli, si è trattato di una «spedizione punitiva» e sono dello stesso avviso anche tantissimi genitori dei piccoli sportivi che frequentano la struttura fiore all'occhiello della città, struttura che fino a quando la gestione era comunale versava nel più totale abbandono. «A tutela della salute pubblica le attività sono sospese fino al ripristino delle idonee condizioni da parte del gestore» spiega il primo cittadino in una nota. Ma le condizioni sono subito tornate alla normalità perché, e questo forse il sindaco non poteva saperlo, già da lunedì era stata attivata la pratica per lo smaltimento delle carcasse. Una volpe, così come aveva già fatto nelle scorse settimane e come sta continuando a fare in tutta la zona, aveva ucciso alcune galline ed un'oca. Quando il gestore se ne è accorto lunedì mattina ha chiamato immediatamente la ditta che, visto il carnevale di mezzo, si sarebbe recata nella struttura mercoledì. Il caso ha voluto che siano arrivati prima gli ispettori della Asl. Ieri pomeriggio, già prima che venisse notificata l'ordinanza, la situazione era tornata alla normalità nella fattoria didattica, tanto osteggiata nonostante attiri bimbi disabili e malgrado per tanti ragazzi autistici sia spesso stata motivo di allegria e svago. Degli animali, vivi e morti, non c'è più traccia.
I gestori esasperati hanno gettato la spugna togliendo tutto. «Quella di mercoledì scorso al "Panico" di via Trecce a Sora, da parte del primo cittadino, dei suoi collaboratori e della Polizia Locale, non è stato il primo sopralluogo a una struttura sportiva comunale data in gestione. E certamente non sarà l'ultimo». Parole quelle che arrivano dal Comune che suonano come una minaccia. «Stiamo tutelando i beni di proprietà comunale con la diligenza del buon padre di famiglia», dichiara il sindaco. E non tarda ad arrivare la replica di alcuni papà: «Hanno tolto il bocciodromo ai nostri piccoli. Ora è chiuso ed inutilizzato. Il sindaco ci spieghi che senso ha avuto questo atto. Non era meglio che restasse aperto a disposizione dei bambini e dei piccoli atleti della struttura?». Di Stefano replica anche al Consigliere Altobelli che «parla di raid punitivi e di atti intimidatori nei confronti del suo "assistito", titolare della società a cui il Comune in passato ha affidato il "Panico"».
 

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