Frosinone, fondi regionali per gli eventi di primavera: bocciati 45 Comuni, esultano solo in 7

Frosinone, fondi regionali per gli eventi di primavera: bocciati 45 Comuni, esultano solo in 7
di Stefano De Angelis
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Mercoledì 8 Maggio 2024, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 10:13

 

Più respinti che promossi. L'esito del bando voluto dalla Regione per supportare le iniziative di primavera disegna un quadro amaro per la Ciociaria. Soltanto sette Comuni finanziati, altri dieci a secco per esaurimento delle risorse disponibili e ben 45 esclusi per inidoneità dei progetti presentati. Tra questi ultimi spiccano Frosinone, Fiuggi, Isola del Liri, Alatri, Roccasecca, Ferentino e Atina. In sostanza quasi mezza Ciociaria è rimasta fuori dalla distribuzione del sostegno economico. A doverne fare a meno sono anche molte amministrazioni di piccoli centri, già alle prese con casse di bilancio anemiche e per questo spesso costrette a fare salti mortali per trovare i denari per organizzare appuntamenti culturali, ricreativi e musicali. A decretare chi esulta e chi no è la graduatoria pubblicata sull'ultimo Burl, il bollettino ordinario della Pisana, dopo il lavoro della commissione che ha esaminato le richieste pervenute. In totale sono state 288 provenienti da tutto il Lazio: 97 quelle andate a buon fine per l'assegnazione del contributo (in un caso in misura parziale).

L'AVVISO

L'avviso pubblico, emanato nel febbraio scorso da LazioCrea, era rivolto agli enti municipali del Lazio nonché a quelli che gestiscono parchi e riserve naturalistiche regionali. La Pisana aveva stanziato 1,5 milioni di euro in favore di manifestazioni di promozione e valorizzazione del territorio da realizzare nel periodo compreso tra il 15 marzo e il 30 giugno 2024, ossia nel corso della primavera. L'intento, si legge nel bando, è quello di accrescere la socialità e offrire alla cittadinanza occasioni di intrattenimento. Gli ambiti d'intervento spaziavano dalla cultura al turismo, dal folklore alle rassegne teatrali e cinematografiche fino alle mostre d'arte e agli eventi dedicati all'enogastronomia e all'artigianato. L'importo erogabile non poteva superare l'80 per cento del costo totale di ciascuna proposta di piano e comunque nel limite massimo stabilito in 30mila euro per i Comuni con più di quindicimila abitanti e per i parchi, di 20mila per i centri tra i cinquemila e quindicimila residenti e di 10mila euro per quelli con meno di cinquemila anime. Il termine per depositare le domande era il 26 febbraio. Ebbene, a più di due mesi di distanza è stato stilato l'elenco dei Comuni che riceveranno i fondi e di quelli che, invece, hanno visto sfumare tale possibilità.

CHI ESULTA E CHI NO

Esultano in sette: ad Ausonia, Aquino, Fontana Liri, Castelnuovo Parano e Collepardo sono stati concessi 10mila euro a testa, a Veroli 20mila e a Sora 28.500. Per altri dieci, invece, i rispettivi programmi sono risultati idonei, ma non finanziabili per il raggiungimento del tetto previsto a copertura del bando: si tratta di Ceccano, San Donato Val di Comino, Arpino, Picinisco, Villa Santo Stefano, Rocca d'Arce, Castro dei Volsci, Ceprano, Piglio, Vallecorsa. La lista più corposa, però, è quella costituita dai Municipi i cui progetti sono stati ritenuti non idonei per non aver raggiunto il punteggio minimo previsto di 50 punti: è il caso di Filettino, Pontecorvo, Fiuggi, Cervaro, Frosinone, Arce, Isola del Liri, Terelle, Serrone, Boville, Alatri, Pignataro, Ripi, Strangolagalli, Pico, Sant'Apolinnare, Morolo, Sant'Andrea, Vallerotonda, Piedimonte, Pofi, Fumone, Sant'Ambrogio, Santopadre, Villa Latina, Patrica, Sgurgola, Supino, Castrocielo, Coreno Ausonio, Roccasecca, Pastena, Monte San G. Campano, Vallemaio, Alvito, Atina, Acquafondata, Viticuso, San Giorgio a Liri, Amaseno, San Vittore del Lazio, Arnara, Esperia, Acuto e Ferentino. A questi si aggiunge la Riserva naturale del lago di Posta Fibreno.

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