Musei Vaticani, la rabbia dei residenti svegliati dai turisti molesti in fila all'alba

Gli inquilini del palazzo di fronte ai musei hanno presentato tre esposti alla polizia locale e al municipio

I turisti in fila lungo viale Vaticano
di Luisa Urbani
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Domenica 12 Maggio 2024, 05:25

La guida che usa il megafono per raccontare ai presenti la storia dei musei, gli ambulanti che vendono foulard, i turisti che aspettano di entrare intonando canzoni per ingannare il tempo mentre c'è chi, durante l'attesa lungo viale Vaticano, festeggia il compleanno con tanto di torta con le candeline poi offerta alle altre persone in fila. Tutto questo mentre nei palazzi di fronte agli storici musei della Città del Vaticano c'è chi alle 5 del mattino vorrebbe dormire e invece si trova costretto a “combattere” contro folle di turisti maleducati che ogni giorno occupano la zona. «Siamo 17 famiglie che da mesi non dormono. Non ce la facciamo più», lamenta Ingrid che vive all’ultimo piano del palazzo al civico 103 in viale Vaticano. «Abito davanti ai musei da tempo e - prosegue la donna - non ho mai avuto problemi del genere. Da alcuni mesi, però, per colpa di questi gruppi di turisti coreani, che si mettono in fila per riuscire a entrare per primi, la situazione è diventata insostenibile. Fanno confusione tutti i giorni. Io spesso mi affaccio alla finestra per chiedere di smettere, ma loro non mi ascoltano. Anzi, spesso offendono facendo gestacci». Esasperati, gli inquilini del palazzo hanno più volte sollecitato le forze dell'ordine, presentando anche tre esposti alla polizia locale e al municipio.

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GLI INTERVENTI

«Quasi ogni giorno, quando iniziano gli schiamazzi che ci buttano giù dal letto, chiamiamo la polizia municipale per chiedere di intervenire, ma purtroppo la situazione non cambia», prosegue Ingrid. I vigili, dopo le segnalazioni, hanno fatto diversi sopralluoghi chiedendo ai presenti lungo il viale di abbassare la voce, ma a poco è servito. Una volta che la polizia va via, i turisti ricominciano a far confusione e i residenti - puntualmente - restano svegli. «Nei loro paesi si comportano da persone civili, poi arrivano qui e dimenticano le regole della buona educazione», racconta Carmen, avvocato di 32 anni, che vive al terzo piano dello stesso palazzo di Ingrid.

LE ISTITUZIONI

I condomini si sono rivolti alle istituzioni anche per chiedere che lungo il viale per accedere ai musei vengano esposti dei cartelli, in diverse lingue, dove si ricorda di rispettare il silenzio mentre si è in fila. «Ma – racconta Ingrid – i vigili ci hanno risposto che la competenza è dei Musei Vaticani e non loro».

Sentendosi abbandonati dalle istituzioni, i residenti hanno contattato la direttrice dei Musei Vaticani, Barbara Jatta, la quale gli ha spiegato che trattandosi di territorio italiano, il Vaticano non ha competenza e non può fare nulla. Un rimpallo di responsabilità di fronte al quale i cittadini non sanno più a chi rivolgersi.

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LO SCONFORTO

«La preoccupazione cresce specialmente in vista dell'estate, quando le finestre di casa solitamente sono aperte. Se li sentiamo bene ora che le teniamo chiuse, cosa succederà questa estate?», si chiede Michele che per “difendersi” dai turisti maleducati ha comprato una pistola ad acqua nel vano tentativo di dissuaderli. Ma, al momento, nessuna strategia sembra essere vincente: gli schiamazzi continuano, come anche le notti insonni dei condomini.

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