«Dehor, bene la proroga». In festa i titolari dei locali di Pescara

Massimiliano Di Cesare: «Contribuiamo con la nostra presenza a sicurezza e decoro»

Pescara tavolini dehors bar ristoranti
di Bruno D'Alfonso
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Sabato 18 Maggio 2024, 07:45

Il governo sta per varare una norma per autorizzare in modo permanente i dehor, cioè l’insieme di tavolini e sedie che bar e ristoranti utilizzano, in spazi coperti, sul suolo pubblico. Il ministro Adolfo Urso, titolare del dicastero delle Imprese e del Made in Italy, sta lavorando a un progetto che autorizzerà l’aumento dell’occupazione degli spazi consentiti in più nel periodo pandemico, da formalizzare nella legge per la Concorrenza con una norma che proverà a unificare le modalità di concessione su tutto il territorio nazionale. La notizia, accolta favorevolmente dalle categorie interessate, ha suscitato reazioni opposte da parte di alcune amministrazioni locali, come ad esempio la giunta della Capitale del sindaco Roberto Gualtieri.

L’assessore al commercio di Pescara Alfredo Cremonese si è invece riservato di esprimere un parere su una questione di cui, al momento, non sono ancora ben definiti i contorni. Soddisfatti ovviamente gli esercenti, a partire da Carlo Miccoli, Carlo Miccoli, titolare del Caffè Excelsior di corso Umberto I e presidente della categoria in seno a Confcommercio: «Finalmente una cosa sensata, ho letto sui giornali la notizia. Dobbiamo dire che oggi come oggi i dehors ci sono in tutte le città d’Europa, è una realtà che ha dato più lustro e visibilità alle attività, e per questo nostro servizio è giusto che sia anche semplificato e regolamentato questo tipo di servizio. Non riesco a immaginare una città senza i tavolini sui marciapiedi o sulle strade del centro, non ci sarebbe più vita. Sicuramente si dovrebbe anche vigilare affinché non ci sia un’occupazione selvaggia, come spesso accade».

LE VOTI

Ha accolto favorevolmente la notizia anche Massimiliano Di Cesare, titolare del Ristorante la Barcaccia: «Abbiamo un dehor esterno già dal 2014. Credo che la deroga alla quale sta lavorando il ministro Urso è un passo importante per regolamentare tutti i dehor, di cui si fa spesso un uso barbaro. Credo, quindi, sia un punto di grandissima sensatezza, soprattutto per il fatto che i ristoratori siano quelli che tengono di più all’ambiente che li circonda sono più attenti al decoro pubblico. C’è anche da considerare che in un luogo all’aperto molto frequentato aumenta anche la sicurezza. E poi la pulizia ambientale estesa anche all’esterno del locale, coinvolge e contamina un po’ tutto l’ambiente in modo positivo, in modo che sia un esempio per tutti. E poi credo che in questo modo, cioè regolamentare l’occupazione di suolo pubblico, sarà un importante ritorno economico per le amministrazioni pubbliche».

LA MOVIDA

Analogo parere quello di Sara Di Blasio, titolare di Almaluna in via Cesare Battisti, cuore della movida: «Sono molto favorevole alla soluzione che il governo vorrebbe adottare. Regolamentare l’occupazione del suolo pubblica è un qualcosa di vitale per noi esercenti. Specialmente per noi che operiamo nella zona di piazza Muzii, dove ad esempio paghiamo tanto e abbiamo anche un limite di avventori massimo: nel mio locale, dove esternamente potrei ospitare 50 clienti, non posso far sedere ai tavoli più di 16 persone e pago circa 3 mila euro l’anno, ma questo perché ci sono anche limitazioni per il piano di risanamento acustico del Comune. È bene che paghino tutti, il giusto e per uno spazio adeguato alle caratteristiche del locale e ambiente circostante». Positivo il commento di Federico Anzellotti, maestro pasticcere titolare di Emozioni Italiane di via Firenze: «Sono assolutamente favorevole, servirebbe a renderci tutti quanti competitivi allo stesso modo, perché lo spazio esterno incide moltissimo sia sotto l’aspetto economico e sotto la disparità di costi tra una città e l’altra, come nel caso per esempio di Pescara e Montesilvano. Sono favorevole oltre che come imprenditore e direttore di molte aziende del settore e presidente di un’associazione di settore come la Pastry & culture italian style». Anche il titolare di Riviera Bistrot di corso Umberto Giuseppe Bambelli esprime un giudizio positivo: »Dovremmo pagare tutti e in egual modo, con controlli che facciano rispettare le leggi e i regolamenti evitando l’occupazione del suolo pubblico in modo arbitrario e disordinato».

Bruno D’Alfonso

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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