Sport e prevenzione al Foro Italico, domani su Rai 2 il documentario su Tennis and Friends

Meneschieri: «Inventai un progetto in cui le persone venivano a fare sport e a vedere i vip che lo praticavano»

Sport e prevenzione al Foro Italico, domani su Rai 2 il documentario su Tennis and Friends
di Giacomo Rossetti
4 Minuti di Lettura
Giovedì 16 Maggio 2024, 14:26

Quando il divertimento e lo sport incontrano la prevenzione, là c'è Tennis and Friends, la manifestazione nata nel 2011 per promuovere i corretti stili di vita e offrire alla popolazione italiana visite specialistiche gratuite, in giornate durante le quali mentre personaggi famosi della tv e dello spettacolo si affrontano su un campo da tennis. Oggi a viale dei Gladiatori è stata presentato il documentario ‘Tennis and Friends, la prevenzione scende in campo’, una produzione AUT AUT per Rai Documentari che andrà in onda domani alle 19 su Rai 2.

Meneschincheri: «Sport è strumento di prevenzione»

Giorgio Meneschincheri, medico e specialista in medicina preventiva, professore presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, e soprattutto fondatore e presidente di Tennis and Friends – Salute e Sport, ringrazia la Rai «che ha avuto l’intuizione di sviluppare un documentario molto bello che mi ha emozionato», poi ricorda le origini della sua creatura: «Veronica Maya (oggi conduttrice della competizione, ndr) aveva un'amica in gravidanza che continuava a dimagrire, me la fece visitare e scoprimmo che aveva una patologia tumorale alla tiroide. Da là capii che bisognava far prevenzione gratuita alle donne e affrontare la paura delle persone di avere qualcosa di brutto». L'idea di Tennis and Friends era ormai nata: «Inventai un progetto in cui le persone venivano a fare sport (in questo caso il tennis, mio sport di famiglia) e a vedere i vip che lo praticavano; inoltre, potevano fare screening in un area sanitaria confinante. Lo sport è uno strumento di prevenzione». Nella prima edizione, con 4 aree sanitarie, gli screening effettuati furono 200, ma anno dopo anno i numeri sono aumentati a dismisura. «Con i personaggi famosi abbiamo trovato l'escamotage di far venire la gente e a fare screening gratuiti». Da Roma l'evento ha toccato anche la Campania e Torino, e ora Tennis and Friends «è un contenitore di 90 strutture sanitarie, più le società scientifiche che sono 32, e altre 20 società di volontari», prosegue Meneschincheri. Questa squadra ha permesso a 300mila persone di effettuare uno screening gratuito, e dal prossimo anno la formula italiana sarà sperimentata a Philadelphia, negli Stati Uniti, dall’Università cittadina.

Pietrangeli: «Tennis and Friends evento unico al mondo»

Prende la parola il presidente della Federazione italiana tennis e padel, Angelo Binaghi: «Tennis and Friends è cresciuto assieme agli Internazionali BNL d'Italia, facendoci riflettere sul fatto che una federazione sportiva come la nostra, prima ancora che ottenere le medaglie, come mission debba rendere lo sport popolare, e lo deve fare perché lo sport rappresenta una grande prevenzione e aiuta il bilancio dello Stato. La sostenibilità del nostro modello di sanità universale passa anche dalla prevenzione. Bisogna elogiare Meneschincheri perché con la sua attività crea benessere e aiuta la società a essere migliore». Il Presidente onorario di Tennis and Friends nonché ambasciatore del tennis italiano nel mondo, Nicola Pietrangeli, definisce la manifestazione inventata dal Gemelli qualcosa di «unico al mondo» e ricorda di quando ne parlò al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, invitandolo all'evento assieme al Papa. «Mattarella dieda la sua disponibilità, purtroppo poi venne la Merkel in visita ufficiale e non si fece più»,  prosegue Pietrangeli. «Comunque siamo tutti fifoni, abbiamo paura di sentirci dare brutte notizie ma è proprio per quello che bisogna fare prevenzione».

Bonolis: «Manifestazione che ha salvato molte vite»

Il produttore e regista del documentario, Angelo Bozzolini, ritiene che «l'idea centrale di Tennis and Friends sia convincere l'uomo comune che per fare prevenzione basta veramente poco. E' una sinestesia fonfamentale tra sport e salute: le persone comuni vengono a vedere i loro eroi e ne approfittano per fare le visite». Uno dei testimonial della prima ora della manifestazione è il conduttore televisivo Paolo Bonolis, oggi presente e mattatore nel finale. «Tennis and Friends è una cosa tremendamente seria e tremendamente bella. E' una manifestazione in cui sono state salvate molte vite e altre, come la mia, sono state perseguitate», ride. E giù altre battute. «Abbiamo assistito a scene pietose come quando anni fa dovevo giocare in doppio con Pietrangeli e lui mi chiese di dirgli dove stava la palla, perché non la vedeva.. Io ho vinto questi tornei immeritamente, ma era una cosa che avevo preteso con Meneschincheri: se vuoi che venga, devo vincere».

© RIPRODUZIONE RISERVATA