Caos alleanze alle comunali sfida per i sindaci in 30 città

Caos alleanze alle comunali sfida per i sindaci in 30 città
di Gianluca Carini
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Sabato 18 Maggio 2024, 07:09

Se alle prossime europee ogni partito andrà per sè, l’8 e il 9 giugno si gioca invece una gara di alleanze a geometrie variabili: sono una trentina i comuni alle porte di Roma che rinnoveranno sindaco e giunta, quattro dei quali con più di 15mila abitanti. Con esperimenti politici interessanti: dal campo largo e a volte larghissimo, a un centrodestra talvolta diviso. Passando per coalizioni di centro con Forza Italia e l’ex Terzo Polo schierati insieme.

Partiamo da Civitavecchia, il cui nuovo sindaco si troverà sul tavolo due dossier non da poco: l’addio al carbone in favore dell’eolico e il progetto di “provincia del litorale”. In città è scoppiata la febbre della politica: sono oltre 400 a correre per un posto in consiglio comunale (sei i candidati sindaci). Ma non è questa l’unica particolarità: l’ex sindaco Ernesto Tedesco (Lega) non correrà infatti per il secondo mandato. «Il mio partito mi ha chiesto di fare un passo indietro» ha dichiarato lui, mostrando il suo sostegno Massimiliano Grasso, appoggiato in primis da Fratelli d’Italia, ma anche dal Carroccio e varie liste civiche.

LO SFIDANTE

Mentre Forza Italia e Noi Moderati hanno scelto di staccarsi per appoggiare il generale della Finanza Paolo Poletti, ex vicedirettore di Aisi e Aise (i due servizi di intelligence). Con Poletti si è schierata anche la consigliera regionale (e candidata alle prossime europee) Marietta Tidei. Figlia a sua volta di Pietro Tidei, ora sindaco di Santa Marinella ma ex primo cittadino proprio di Civitavecchia. Il M5S schiera Vincenzo D’Antò, mentre Pd, Avs e Demos appoggiano il capogruppo dem in consiglio comunale Marco Piendibene. Chiudono il cerchio Roberta Galletta (Lista Galletta sindaco) e Vittorio Petrelli (Il Buon Governo) che insieme potrebbero muovere un 8-9 per cento di voti, decisivi magari al secondo turno.

A Tivoli invece il centrodestra – dopo alcune divergenze tra Lega e Forza Italia – si è ritrovato unito (c'è pure la Dc) a sostegno dell’imprenditore e volto della destra tiburtina Marco Innocenzi (FdI), su cui è confluito anche molto dell’organico che oggi appoggia la giunta del sindaco uscente Giuseppe Proietti.

IL CENTROSINISTRA
Spaccatissimo invece il centrosinistra, dopo il passo indietro per motivi personali di Teodoro Russo (che aveva messo insieme dem ed ex Terzo Polo).

Il Pd è andato quindi su un volto nuovo, l'avvocata 50enne Giovanna Marconi. Mentre il M5S e Avs schierano l’insegnante e consigliera comunale di opposizione Francesca Chimenti. Azione e Iv si ritrovano insieme per appoggiare Maria Rosaria Cecchetti, assessora al Bilancio della giunta dell’uscente guidata da Proietti.

A Monterotondo l’ultima volta vinse l’astensionismo: quasi uno su tre non andò a votare. Il sindaco uscente Riccardo Varone è sostenuto da un’ampia coalizione (con Pd, Avs, Azione Italia Viva). Nell’ultima roccaforte della sinistra in provincia di Roma (dal dopoguerra mai un ripensamento), qualche giorno fa ha fatto tappa per portare il suo sostegno a Varone anche la segretaria dem Elly Schlein. Per provare a invertire la rotta, il centrodestra unito punta sul civico Simone Di Ventura, sconfitto cinque anni fa al ballottaggio per 250 voti. Chiudono il 21enne Paolo Maria Zavagni, (Potere Al Popolo e Rifondazione e Partito Comunista) e Angelo Capobianco del M5S, lista che qui fece il 16 per cento cinque anni fa.

PALESTRINA

Infine, ecco Palestrina, commissariata nel 2023 dopo che il sindaco di centrodestra Mario Moretti era stato sfiduciato dai propri consiglieri di maggioranza. Qui contro il dem Igino Macchi il centrodestra si presenta diviso: Giuseppe Cilia (Noi Moderati e Forza Italia) sfiderà Eleonora Nuvoli (FdI, Udc e Lega).

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