Rieti, Salaria a quattro corsie: il via ai cantieri a giugno, la conclusione in 4 anni

La Salaria nel tratto in cui è a tre corsie
di Sabrina Vecchi
4 Minuti di Lettura
Venerdì 3 Maggio 2024, 00:10

RIETI - Cantieri per l’ampliamento della Salaria al via da giugno e in modalità alternata, per renderla sempre percorribile. Il completamento della strada a quattro corsie - dove previsto - è stimato in quattro anni. La descrizione di quanto avverrà è avvenuta nella cerimonia per il primo maggio che, nel Reatino, si è svolta appositamente nello slargo di sosta di Ponte Buita (frazione di Poggio San Lorenzo), sul tracciato della via Salaria interessato direttamente dal raddoppio a quattro corsie.

Gli obiettivi. Lavori di connessione con Roma (nella foto, il tratto già a tre corsie in Sabina), per miglioramento e ottimizzazione di tempi di percorrenza e sicurezza, che per la provincia reatina rappresentano un momento di svolta atteso per tempistiche ultra trentennali.

Le sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil, insieme agli Uffici di pastorale sociale e del lavoro delle diocesi di Rieti e di Sabina Poggio Mirteto hanno puntato l’attenzione sulla “connessione”, rappresentata in primo luogo dalle infrastrutture.

I luoghi. L’ampliamento della sede stradale a quattro corsie prevede anche l’adeguamento della rete viaria di accesso e la razionalizzazione degli svincoli e ricade nei Comuni di Rieti, Belmonte in Sabina, Torricella in Sabina, Poggio San Lorenzo e Casaprota. I cantieri al via tra circa un mese. «Stiamo proseguendo a lavorare insieme al commissario straordinario - osserva l’assessore regionale alle Infrastrutture, Manuela Rinaldi. - Le gare che interesseranno i primi due lotti, da Ponte Buita a Rieti, sono partite, i cantieri prenderanno il via, orientativamente, a giugno e naturalmente saranno eseguiti in maniera alternata, in modo che la via Salaria sia sempre percorribile». Dunque, primi cantieri per il raddoppio a quattro corsie prima dell’estate, ma Rinaldi assicura che, a breve, saranno sbloccate altre approvazioni e si procederà speditamente come da piano commissariale. Tempi previsti? «Da qui a un massimo di quattro anni - prosegue l’assessore regionale - la Salaria dovrebbe essere completata. - Gli iter stanno procedendo anche nell’ambito della ferrovia, per riconnettere al meglio il nostro territorio e lavorare sulle nostre potenzialità».

La giornata. A portare il suo saluto, anche il sindaco di Casaprota, Cosimo Mastrorocco: «Le cose si fanno perché c’è una rete di servizi, istituzioni e persone che operano per migliorare - afferma. - La Salaria, per noi, è vitale: da qui partono numerose persone per Roma, c’è un’urgente necessità di una connessione efficiente». Presente anche il sindaco di Torricella in Sabina, Floriana Broccoletti, primo cittadino di un territorio che prevede un incisivo tratto di lavori di adeguamento, allargamento e riconnessione della Salaria. A rimarcare la necessità di connessione, ma anche di lavoro e impresa, il sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi: «Il nostro è un territorio che viene da tante problematiche - sottolinea - una zona anche un po’ sfortunata, che oggi comincia a rialzare la testa: abbiamo tante potenzialità e la stagione che ci troviamo davanti è fondamentale. Dobbiamo creare opportunità perché i ragazzi cerchino il meno possibile migliori condizioni lavorative altrove e, nel caso debbano recarsi fuori, lo facciano agevolmente, anche attraverso il miglioramento delle infrastrutture».
I lavori dell’adeguamento a quattro corsie sono divisi in due lotti: da Ponte Buita a Ornaro e da Ornaro a San Giovanni Reatino, a ridosso dell’ingresso alla città di Rieti. Il piano commissariale ha riunito e unificato i due lotti in un unico progetto, per garantire un migliore inserimento territoriale, con un’azione più organica basata su funzionalità, sostenibilità e valorizzazione, nonché facilitare procedure autorizzative accelerate. Si prevede dunque un’estate densa di lavori e risultati che si auspica riducano notevolmente i tempi di percorrenza verso Ascoli Piceno e Roma e aumentino il livello di sicurezza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA