Ben 31 piramidi dell'antico Egitto, comprese quelle del celebre complesso di Giza, potrebbero essere state originariamente costruite lungo un braccio ormai estinto del Nilo lungo 64 chilometri, che migliaia di anni fa sarebbe servito come autostrada per trasportare i materiali da costruzione. Lo rivelano le immagini satellitari e le analisi dei sedimenti condotte da un team di ricercatori egiziani, australiani e americani, guidato da Eman Ghoneim della University of North Carolina Wilmington.
L'incontro sulle piramidi per i Sabato del Villaggio a Fiamignano
La scoperta
I risultati, pubblicati sulla rivista Communications Earth & Environment, potrebbero dunque spiegare perché queste antiche costruzioni sono concentrate in quella che ora appare come una stretta e inospitale striscia di deserto.
Discovery of an abandoned tract of the Nile river running along 30+ pyramids group
From the Old Kingdom to the 2nd Int Period between Dynasties 3 and 13.
The Egyptian pyramid chain was built along the now abandoned Ahramat Nile Branch
By Eman Ghoneimhttps://t.co/761ByecTdK pic.twitter.com/FPMV05EqF4— Fred Heller (@fredHeller1) May 18, 2024
Secondo la ricostruzione proposta nello studio, l'accumulo di sabbia portata dal vento durante un periodo di forte siccità cominciato 4.200 anni fa potrebbe spiegare la migrazione del ramo del Nilo verso est e il suo successivo interramento. I ricercatori hanno anche scoperto che molte delle piramidi in questione avevano strade rialzate che terminavano sulle sponde dell'ipotetico ramo fluviale Ahramat: questo potrebbe dimostrare che il fiume veniva utilizzato per il trasporto dei materiali da costruzione.