"Siamo come nelle sabbie mobili: sembriamo fermi, in realtà stiamo sprofondando": Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay, commenta duramente i report internazionali diffusi in occasione del 17 maggio, giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia. Studi che evidenziano, dice Piazzoni, "come l'Italia in tema del contrasto alle discriminazioni pur sembrando, nel migliore dei casi, immobile, in realtà sta evidentemente peggiorando su molti fronti. Questo perché lo status di avanzamento sui diritti di un Paese può peggiorare anche senza nuove leggi, ma semplicemente a causa dell'immobilismo delle istituzioni o per la totale indifferenza e talvolta legittimazione di comportamenti e linguaggi discriminatori da parte della politica". Secondo la rainbow map di Ilga-Europe, il primo dei due report diffusi, l'Italia perde in un anno due posizioni e si trova ora al 36esimo posto su 48 Paesi monitorati.
"La mappa di Ilga - taglia corto Piazzoni - ci vede fuori dall'Europa. E dire che, invece, siamo uno dei Paesi che l'Unione europea l'ha fondata". "Altra doccia fredda - prosegue Piazzoni - arriva dal sondaggio svolto dall'Agenzia per i Diritti Fondamentali dell'Unione Europea (FRA) in 30 Paesi.