Sciopero 26 aprile Roma, quattro ore di stop a bus, metro e treni: orari e linee coinvolte

L’astensione dal lavoro è stata proclamata per quattro ore, dalle 8.30 alle 12.30, dal sindacato Faisa Confail

Sciopero 26 aprile Roma, quattro ore di stop a bus, metro e treni: orari e linee coinvolte
di Fer. M. Mag.
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Venerdì 26 Aprile 2024, 08:37 - Ultimo aggiornamento: 09:02

Arriva lo sciopero del venerdì del trasporto pubblico locale. L’astensione dal lavoro è stata proclamata per quattro ore, dalle 8.30 alle 12.30, dal sindacato Faisa Confail. A rischio saranno bus di Atac, RomaTpl, ATI Autoservizi Troiani/Sap, le metro e i tram ma non i treni regionali. L’agitazione riguarderà anche i mezzi Cotral, quindi potrebbe interessare anche i pullman, la Metromare (ex Roma-Lido di Ostia) e la ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo.

I PRECEDENTI

Stando al sito Atac che riporta, per legge, le adesioni agli scioperi indetti in passato da Faisa Confail, quando ci fu lo sciopero generale del 28 aprile 2022, l’adesione dei lavoratori fu del 21,9 per cento per il servizio di superficie (bus, filobus, e tram) e del 5,2 per cento per esercizio metropolitane e ferrovie concesse (allora ancora in carico ad Atac).

L’anno dopo, 7 luglio 2023, l’adesione alla mobilitazione generale fu del 40,6 per cento per esercizio superficie e del 16,4 per cento per esercizio metropolitane e ferrovie concesse. Per quanto riguarda Cotral, la percentuale di adesione al precedente sciopero nazionale della durata di quattro ore fu del 2,8%.

MOTIVAZIONI

Fra le motivazioni alla base dell’agitazione indetta da Faisa Confail ci sono le «forti preoccupazioni legate all’allontanamento dalla professione di conducente di linea e la disaffezione al “mondo” dei trasporti», poi, le «ripercussioni significative sul piano della stabilità economica futura delle aziende del Tpl», quindi «i contratti collettivi nazionali di lavoro di categoria sempre più svantaggiosi per le maestranze» e, infine, «la sicurezza sul lavoro».

REAZIONI

Sui social imperversano le reazioni allo sciopero. Sono in molti a sottolineare la coincidenza di un’agitazione sindacale indetta il giorno dopo la festa nazionale del 25 aprile e prima di un fine settimana mentre molti altri criticano proprio il primo motivo addotto per lo sciopero, quello della disaffezione. Don Ugo Quinzi, presidende dell’Associazione di Tutela degli Utenti del traporto pubblico scrive: «Gliela do io la “disaffezione” Nessuna consapevolezza dei problemi degli utenti, è sufficiente come risposta?» condita da una faccina non proprio felice e sorridente. O l’ironia di Tiberio (@tiberix69): «Il problema delle bollicine nella Coca Cola lo affrontano la prossima volta».

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