«C’è un popolo che sogna di svegliarsi all’alba della Luna Rossa!». Una frase simbolica accompagnata da un cuore, postata sui canali social dall’ex canottiere privernate Romano Battisti, alla vigilia della sfide della 36esima America’s Cup. Quasi un segno del destino per rendere ancor più elettrizzante il duello nel Golfo di Hauraki tra i Defender di Emirates Team New Zealand e i Challenger di Luna Rossa Prada Pirelli. Il popolo italiano di “navigatori” ha risposto presente sostenendo anche online l’orgoglio identificativo di un’intera nazione che è pronta a sognare, strappare e a conquistare il trofeo per la prima volta in 170 anni della sua fascinosa storia. Le quattro regate finora sono state molto combattute e terminate in perfetta parità (2-2).
L’AC75, ribattezzate le Formula 1 del mare, tanto care a Patrizio Bertelli, hanno mantenuto fede alle promesse tenendo testa ai kiwi, anche grazie ad un equipaggio di fama internazionale, alcuni di loro cresciuti con la sezione velica delle Fiamme Gialle di Gaeta.