ASOLO (TREVISO) - «Non si può lasciare un 92enne alla guida: è pericoloso». «Fosse per me, a 70 anni bisognerebbe ritirare le patenti: a quell’età non hai più i riflessi scattanti, a prescindere dalle condizioni fisiche». «Il problema non è ritirare solo la patente: ai vecchi bisogna togliere anche le chiavi dalla macchina perché tanti guidano lo stesso». Monta la rabbia tra gli amici del giovane, morto anche lui dopo l’incidente di domenica pomeriggio. Thimoty Dal Bello aveva 16 anni.
Arturo Ferettini muore travolto sulle strisce in via Cassia a Roma, caccia a un furgone pirata
LO SFOGO
I ragazzi che condividono con lui la passione per le moto, su strada e sui social, non riescono a capacitarsi di un incidente tanto assurdo. Non accettano di perdere un amico così. E puntano il dito contro un sistema che permette agli anziani di guidare anche quando sono molto in là con gli anni, con tutti i rischi che questo comporta. Malori compresi. «Non si può lasciare un 92enne alla guida» è lo sfogo di un giovanissimo motociclista. «Mio nonno ha 80 anni e ha disdetto da solo la patente perché non si sentiva più sicuro» ribatte un altro. «È stato responsabile, non tutti lo fanno» replica un terzo.
GLI ACCERTAMENTI
I carabinieri, che domenica sono intervenuti a Pagnano d’Asolo per eseguire i rilievi, hanno accertato che la patente del 92enne Angelo Fantato era stata regolarmente rinnovata nel 2022. A breve sarebbe scattato un ulteriore rinnovo, visto che per gli over 80 la scadenza è biennale.
IL DOLORE
Per la famiglia di Fantato, detto Tony, quella di ieri è stata la giornata del dolore nel dolore, della tragedia della tragedia. Perché alla sofferenza legata alla morte del 92enne è subentrata poi la disperazione alla notizia dell’aggravamento delle condizioni di uno dei ragazzi. I familiari di Angelo non riescono neppure a capacitarsi del fatto che un uomo rispettosissimo delle regole, da sempre prudente alla guida e attento al prossimo, abbia potuto provocare una tragedia del genere, pur sapendo che il tutto è stato legato a un malore, dunque da una causa indipendente dalla sua volontà. «Era in salute» hanno riferito. Ieri intanto anche Giuliana Paoletti, la moglie di Tony, ha saputo di essere rimasta vedova dell’uomo che l’ha accudita con amore e dedizione per tanti anni: la donna, che ha una vertebra incrinata e una costola rotta, verrà trattenuta per alcuni giorni in ospedale.