Teramo, tentò di uccidere la moglie con un attizzatoio: assolto

Teramo, tentò di uccidere la moglie con un attizzatoio: assolto
di Teodora Poeta
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Giovedì 16 Maggio 2024, 07:35

Con un attizzatoio in ferro da camino a marzo dello scorso anno ha colpito più volte in testa e in faccia la moglie 74enne che non ha raccontato nulla dell’accaduto quando, poi, è stata portata in ospedale direttamente dai alcuni familiari. Un tentato omicidio, così come è stato qualificato il reato ipotizzato dagli inquirenti quando invece subito dopo i medici hanno capito cos’era realmente accaduto facendo scattare la segnalazione, per il quale, ieri, con il rito abbreviato è stato assolto perché non imputabile Antonio Di Salvatore, il marito 84enne della donna (difeso dall’avvocato Eugenio Galassi). Ad accertare le sue condizioni è stata una perizia: è emerso che l’anziano pensionato fosse totalmente incapace di intendere e di volere al momento del fatto avvenuto nella loro abitazione a Montorio. Quando la 74enne è arrivata in ospedale era in gravi condizioni, aveva profonde lesioni alla testa e al volto dovute ad un’arma contundente.

Con lei c’era una figlia che, nonostante le titubanze della mamma, ha poi raccontato l’accaduto ai militari spiegando che a picchiarla era stato suo padre 84enne senza alcun precedente. Secondo la ricostruzione fatta all’epoca dai carabinieri, l’anziano avrebbe agito per gelosia nei confronti della moglie. È stata la successiva perizia psichiatrica a dichiararlo incapace di intendere e volere al momento del fatto, ma anche socialmente non pericoloso e a far sì che fosse completamente scagionato dal reato commesso proprio perché non imputabile. Dopo essere stato arrestato, l’anziano è risultato incompatibile con il carcere per motivi di salute e aveva ottenuto i domiciliari in una struttura sanitaria dove poi è finito in libertà vigilata.

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