Scelto il tracciato per il completamento della Orte-Civitavecchia: avanti con l’alternativa magenta. La decisione è stata comunicata nei giorni scorsi alla fine del dibattito pubblico alla Prefettura di Viterbo. L’iter partito lo scorso febbraio si è quindi chiuso in maniere positiva. «In conclusione, è emersa una diffusa necessità per il completamento dell’opera, espressa in particolare dagli enti e dai rappresentanti delle categorie economiche», ha detto l’architetto Francesca Romana Ietto, responsabile Anas per il dibattito, facendo il bilancio dei precedenti incontri. E poi sul tracciato ha aggiunto: «È emersa una netta contrarietà verso l’alternativa verde, un interesse solo parziale verso la fattibilità delle alternative viola e blu, e la preferenza per l’alternativa magenta, con una proposta di integrazione».
Il dibattito pubblico riguardava il secondo stralcio di completamento della trasversale, la tratta da Tarquinia a Civitavecchia (innesto autostrada A12). Le opzioni sul tavolo erano quattro. Il tracciato magenta, in particolare, presenta una lunghezza di circa 11,6 chilometri, 3 svincoli, 6 viadotti, 5 gallerie artificiali e una galleria naturale.
L’importo totale dei lavori: 433 milioni di euro. Soddisfatto del risultato il commissario straordinario per il completamento Ilaria Coppa: «Come detto dalla responsabile del dibattito sono emerse delle indicazioni chiare circa la volontà da parte di tutti i portatori di interesse di andare avanti e concludere questa opera importante per il territorio e non solo.
Il prefetto Gennaro Capo si è complimentato con Coppa: «In bocca al lupo per tutto, ingegnere, ha fatto un grande lavoro, tutto il suo staff si è impegnato fortemente. Sono veramente contento che oggi ci state dando questa bella notizia. Ero fiducioso fin dall’inizio. Avevo la sensazione che una di quelle proposte sarebbe andata a buon fine, così è stato». Presente anche l’assessore regionale ai Lavori pubblici Manuela Rinaldi: «E’ un’opera importante, la aspettiamo da 60 anni». Poi ha aggiunto una curiosità: «Leggevo che il magenta è un colore che dà energia e contemporaneamente accoglie. Può essere quindi anche il simbolo di un futuro migliore: le infrastrutture sono sviluppo del territorio, ma anche un modo per accogliere sui nostri territori, per fare in modo che siano riabitati, accogliere nuovi abitanti e nuove generazioni».