È piuttosto bizzarra la storia di un 64enne evaso dagli arresti docimiliari nella provincia di Brescia per andarsi a costituire a Rimini «perché - ha detto al giudice - sono malato e mi serve l'aria buona e il mare». Invalido civile al 100%, ieri mattina ha preso un treno intercity, è sceso alla stazione di Rimini, ha percorso viale Principe Amedeo e ha bussato alla caserma dei carabinieri di Destra del Porto. «Buonasera vorrei costituirmi, sono appena evaso dai domiciliari. Vorrei essere detenuto in carcere a Rimini perché mi sono informato e ho scoperto che è stato ristrutturato ben tre volte nel corso degli anni e non ci sono nemmeno troppi detenuti».
Il carcere preferito ai domiciliari
L'uomo ha espresso chiaramente la sua preferenza per il carcere rispetto alla solitudine degli arresti domiciliari. «In passato sono stato a Misano e Riccione, in Riviera si sta bene. Io preferisco stare in carcere che ai domiciliari. Qui tra l'altro ci sono anche i miei amici» ha detto l'uomo, sottolineando come il contesto di isolamento domiciliare potesse aggravare le sue condizioni di salute mentale, tra cui depressione e bipolarità. I carabinieri una volta identificato il 64enne, che pare sia seguito dal servizio di neuropsichiatria di Bovezzo nel Bresciano, e scoperto la sua lunga lista di precedenti, tra cui una rapina a mano armata alle poste di Brescia lo scorso dicembre, ne hanno disposto l'arresto.
La missione fallita
Comparso questa mattina davanti alla giudice riminese Margherita Brunelli, per la direttissima, il 64enne, assistito dall'avvocato Angelica Iannone, ha voluto spiegare che data la sua condizione di salute vorrebbe essere detenuto in una città di mare.