Minorenni costrette a prostituirsi, la difesa dello sfruttatore: «Solo rapporti consenzienti». Ma spuntano minacce di diffusione di foto hot

Nicola Basile, classe 1999, è stato arrestato: è uno degli accusati di "sfruttamento e induzione alla prostituzione"

Baby squillo, la difesa dello sfruttatore. «Erano sempre e solo rapporti consenzienti»: ma spuntano mimancce di diffusione della foto
di Camilla Mozzetti
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Martedì 14 Maggio 2024, 13:55 - Ultimo aggiornamento: 22:48

Ha provato a discolparsi delle accuse che gli sono state mosse: «Erano sempre e solo rapporti consenzienti» ha detto di fronte al gip Giuseppe Ronzino uno degli uomini accusati di sfruttamento e induzione alla prostituzione nell'inchiesta di Bari. Nicola Basile, classe 1999, da tutti conosciuto come “Nico”, è stato arrestato perché stando le indagini della Squadra Mobile avrebbe dapprima intrattenuto “rapporti sessuali in cambio di corrispettivi di denaro” con due minori, fra cui la principale vittima – Cristina (il nome è di fantasia) la cui madre, sporgendo denuncia ha fatto partire l'inchiesta. Basile avrebbe “In seguito – si legge nel capo di imputazione – indotto, favorito, fruttato, gestito e organizzato la prostituzione” delle due minori “traendo un vantaggio economico dalla ripartizione, con le suddette, degli ingenti guadagni derivati dalle prestazioni sessuali offerte a pagamento ad una pluralità i clienti” a partire dal marzo 2022. In base anche al racconto che Cristina e la sua amica hanno fatto, nel corso delle audizioni protette, Basile a seguito di rapporti consumati con la vittima principale dell'inchiesta l'avrebbe costretta a prostituirsi anche sotto la minaccia di diffondere alcune foto che la ritraevano nuda o in atteggiamenti equivoci e chiedendo alla stessa i contatti di alcune sue amiche, adocchiate sui social net work per farle entrare nel giro.

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Proprio con Basile, dopo che Cristina aveva lasciato il gruppo con cui aveva iniziato a prostituirsi, il “livello” della clientela era salito.

Gli appuntamenti non si svolgevano più in B&B del centro i Bari ma in diversi hotel di lusso nei quali i clienti – fra imprenditori e avvocati penalisti – erano disposti a pagare anche 380 euro per una suite. Le prestazioni fruttavano non più 200-300 euro a incontro ma anche 500 a cui seguivano anche dei regali. Delle cifre Basile tratteneva una parte per sé secondo l'accusa e non di rado fra lui e Cristina erano sorte delle discussioni proprio per questo.

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Basile, molto probabilmente, resterà in carcere. Assistito dall'avvocato Marco Vignola ha esposto la sua ricostruzione dei fatti, elencando anche una tentata estorsione – non provata da alcuna prova né denunciata – che il padre della minorenne avrebbe tentato nei suoi confronti. Oltre a lui, oggi, a presentarsi di fronte al gip anche Ruggiero Doronzo che “lavorava” nella squadra di donne con cui Cristina aveva iniziato a prostituirsi, ovvero le “Squadra di ragazze” capitanata da Marilena Lopez, Antonella Albanese, Federica Devito ed Elisabetta Manzari. Sempre secondo le indagini, Doronzo, nato a Trani nel 1995, oltre a gestire e pubblicare sui portali on-line gli annunci come richiesto dalla Lopez avrebbe nei diversi appuntamenti che si tenevano nei B&B gestito materialmente l 'acceso dei clienti, garantendo un pronto intervento. eventuale, in caso di necessità.

Finisce invece ai domiciliari Antonella Albanese, la 21enne finita ieri in carcere insieme a Marilena Lopez, 35 anni, Federica Devito 25 anni, Elisabetta Manzari 24 anni. L'indagata, assistita dall'avvocato Nicola Lerario, nel corso dell'interrogatorio di garanzia durato un paio di ore, avrebbe «ammesso gli addebiti contestati in merito alla introduzione nella attività di prostituzione» di una delle 16enni coinvolte. Inoltre, la 21enne è madre di un bimbo di sette mesi. Da qui la decisione del gip di sostituire la detenzione carceraria con quella domiciliare.

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