Luis Alberto e Lazio, prove di divorzio: A Doha e Siviglia lo vogliono a parametro zero, ma Lotito chiede almeno 10-15 milioni

A Doha e Siviglia disposti ad abbracciare lo spagnolo a parametro zero, ma Lotito chiede almeno 10-15 milioni. Oggi confronto con Tudor: il Mago in dubbio contro l’Inter

Luis Alberto e Lazio, prove di divorzio: A Doha e Siviglia lo vogliono a parametro zero, ma Lotito chiede almeno 10-15 milioni
di Alberto Abbate
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Martedì 14 Maggio 2024, 06:48 - Ultimo aggiornamento: 13:37

Passano gli anni, cambiano gli allenatori, Luis Alberto no. È un caso infinito, rientra ed esplode di continuo. Forse è l'ora di mettere un punto. A malincuore, considerato il talento indiscusso, ma conta di più il bene della Lazio. Torneranno a guardarsi negli occhi oggi alla ripresa a Formello, il Mago e Tudor, dopo le scintille di venerdì scorso. Il fantasista fuori dai convocati per la sfida con l'Empoli, così ha deciso il tecnico: «Ho scelto di portare in panchina solo chi ci tiene di più, mi interessa più della qualità adesso». Prima le smorfie al cambio di Monza, poi la vecchia indolenza in allenamento, stop. Tudor gli aveva sfilato la fascia da capitano, dopo il duro sfogo post-Salernitana («Ho già detto alla società che andrò via, non voglio più un euro»), cancellato solo dalle prestazioni successive e dai numeri da urlo: nelle ultime quattro gare (considerando anche la Coppa) prima dell'U-Power Stadium, quattro assist, un gol e il bacio all’aquila sul petto.

LE RICHIESTE

«Mi sembra si stia divertendo, che gli piaccia il nostro calcio». Non l’avesse mai detto, il tecnico croato. Ci risiamo. Impossibile firmare un armistizio con Luis Alberto. Lotito gli aveva dato appuntamento a campionato finito. Invece, la querelle è ricominciata in anticipo. Il Mago non ha mai mutato i suoi pensieri d’addio. L'agenzia You First ribadisce non ci sia alcuna strategia di mercato, prima dietro le sue parole, e ora dietro il suo comportamento del proprio assistito. Eppure a Doha assicurano che il Qatar (l'Al Duhail e non solo) sarebbe pronto a ricoprirlo d'oro come ad agosto scorso (8 milioni a stagione), ma soltanto se si liberasse a parametro zero. Sarà un caso? Lotito pretende invece 10-15 milioni per il cartellino, su cui rimane anche il 20% da riconoscere al Liverpool, da cui venne acquistato ad agosto 2016 per circa 5 milioni di euro.

Da allora 75 assist (61 in Serie A, come lui nessuno) e 52 gol: è il secondo miglior centrocampista sotto porta della storia (meglio di lui solo Milinkovic a 69) del club capitolino.

LE TENSIONI

Va scongiurato un lodo arbitrale, un divorzio cruento. La Lazio è irritata e pronta a chiedere i danni in caso di braccio di ferro finale per le solite bizze del Mago, magari propedeutiche a quella sbandierata risoluzione del contratto. Alle giuste condizioni, Lotito invece è pronto a salutarlo, anche perché risparmierebbe 25-27 milioni lordi d’ingaggio del 31enne, utili per un giovane sostituto (Colpani è il preferito). Non bastano più i colpi di genio a rimuovere quelli da matto. Nell'estate del 2021 Luis Alberto si era presentato in ritardo ad Auronzo e il patron lo aveva giustificato: «Il Siviglia lo ha illuso». Poco più di un anno fa ha fatto da paciere con Sarri, che lo ha rilanciato, consacrato vice-capitano e ne ha favorito l'ultimo rinnovo estivo (con opzione fino al 2028), che tanto ha turbato lo spogliatoio. Non solo, alla fine Mau si è sentito pure deluso dallo spagnolo, con tanto di "like" pubblico alle sue dimissioni di marzo. Forse proprio le accuse di tradimento dei tifosi, avallate dal silenzio di una società che non lo considera più al centro del progetto, ha spinto il numero Diez a considerarsi già un corpo estraneo. Se volesse tornare a Siviglia, non ritroverebbe Sarri, il Mago può stare sereno. Chissà se invece Tudor lo rilancerà domenica a San Siro contro l’ex Simone Inzaghi, che lo aveva gestito con i suoi pro e contro, ma non se lo riprenderebbe a Milano. L’Inter ha già preferito Zielinski da svincolato. La verità è che alla Lazio è sempre difficile rinunciare alla qualità di Luis Alberto, ora e in futuro, perché non esistono altri col suo genio. Anche contro l’Empoli si è visto.

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