Lukaku addio Roma, contro il Genoa è l’ultimo bacio all'Olimpico: il Chelsea non vuole prolungare il prestito

Nove mesi fa l’arrivo a Ciampino davanti a 5mila tifosi. Domenica Big Rom saluterà il popolo romanista dopo un’annata di alti e bassi

Lukaku, addio Roma
di Gianluca Lengua
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Giovedì 16 Maggio 2024, 06:05 - Ultimo aggiornamento: 18 Maggio, 09:49

Ultimo bacio all’Olimpico. Romelu Lukaku saluterà i tifosi della Roma domenica sera contro il Genoa e probabilmente, se un giorno li rivedrà, sarà da avversario. Sta per concludersi il prestito cominciato a fine agosto e il Chelsea non vuole prolungarlo. Big-Rom saluta con l’amaro in bocca per non essere riuscito a garantire una finale di Europa League. Per l’accesso alla Champions ci sarà da aspettare fino all’ultimo, ma il destino non è più nelle gambe della Roma. Parte della responsabilità è anche del belga, arrivato stremato a fine campionato per l’eccessivo utilizzo che ne è stato fatto per tutta la stagione: 29 volte titolare in Serie A su 36, 13 su 14 in Europa League e 2 su 2 in Coppa Italia. Nessuno lì davanti era in grado di dargli il cambio e farlo rifiatare, da Azmoun mai incisivo, passando per Belotti (poi prestato alla Fiorentina), fino ad arrivare ad Abraham rientrato solo a inizio aprile dall’infortunio. Un totale di 20 gol segnati nel suo primo anno, 14 nell’era Mourinho e 6 in quella De Rossi. Considerando che per lui sono stati spesi circa 18 milioni lordi (7,2 netti per l’ingaggio e 5 per il prestito), ogni suo gol è costato alla Roma quasi 900mila euro. Calcolo a cui andrebbero aggiunti gli assist (4) e i 3817 minuti, perlopiù di qualità, che ha garantito. Negli scontri diretti spesso non si è fatto trovare pronto, come in quello contro l’Inter a San Siro in cui lo stadio gli ha riservato una valanga di fischi. Ma è riuscito a segnare contro Fiorentina, Napoli e Juventus. Mentre in Coppa ha sempre fatto gol fino alla gara d’andata contro il Feyennord (eccetto lo Slavia Praga in trasferta) e poi ha contribuito al 4-0 contro il Brighton (la rete del 2-0).

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COSTI ALTI

Quello che però a volte viene trascurato è quanto i suoi gol siano stati decisivi.

In Serie A hanno portato ben 10 punti in classifica: 1 con il Torino, 2 col Frosinone, 2 con il Lecce, 1 con la Fiorentina, 2 con il Verona, 1 con l’Udinese e 1 con la Juventus. Non solo, nel girone di Europa League grazie a lui la Roma ha guadagnato 7 punti: 4 con lo Sheriff (andata e ritorno) e 3 con il Servette (a/r). Inoltre, ha realizzato la rete del pareggio nel play-off d’andata con il Feyenoord. Infine, pure quella del pari con la Cremonese in Coppa Italia. Bisognerebbe aggiungere al computo anche tutte le partite che ha disputato in nazionale da settembre in poi: si tratta di sei da titolare nelle quali ha segnato ben otto gol. Se si aggiungono anche queste, Lukaku ha giocato in totale 50 match e ne mancano ancora due di campionato. Insomma, è il calciatore che ha inciso di più assieme a Dybala e destino vuole che entrambi potrebbero salutare in estate. Per Romelu, infatti, le possibilità di rimanere in giallorosso sono ridotte al lumicino, costa tanto, ha un ingaggio alto e ha 31 anni. Troppi per ipotizzare un investimento così oneroso da parte della famiglia Friedkin (i Blues lo quotano 37 milioni di sterline). A suo sfavore c’è la seconda parte di stagione nella quale i bassi sono stati più degli alti, ma l’analisi andrebbe fatta sull’intero anno. Probabilmente il cambio allenatore, la stanchezza accumulata e gli esterni che hanno un coefficiente di precisione cross molto basso, hanno inciso anche sulle sue prestazioni. Trovare in estate un attaccante di peso così incisivo a costi relativamente contenuti non sarà facile. A meno che la Roma e De Rossi non abbiano intenzione di puntare tutto su Abraham.

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