Tagliare le attese al pronto soccorso con una squadra di medici pronta a intervenire, colmando le piante organiche che, nel corso degli anni, si sono svuotate. La Regione cala l'asso del maxiconcorso della Asl Roma 6 per 152 posti di dirigente medico per la medicina di emergenza-urgenza. E l'operazione condotta dalla Asl dei Castelli e del Litorale servirà per tutte le realtà sanitarie pubbliche del Lazio. Da quella graduatoria, infatti, attingeranno un po' tutti. Pochi medici, però, vogliono lavorare in prima linea nell'emergenza di un pronto soccorso: si sono presentati in 163 e tra loro avverrà la selezione per rafforzare l'organico del sistema delle cure della Regione. Basta un conto di poco per capire che solo undici di loro saranno esclusi dal posto in ospedale.
IL RUOLO
«È innegabile che i medici di pronto soccorso svolgono un ruolo vitale nella catena di assistenza sanitaria - dice Francesco Marchitelli, commissario straordinario della Asl Roma 6 - Sono responsabili di fornire cure istantanee e cruciali a pazienti che richiedono assistenza immediata. Questi professionisti devono essere pronti a gestire situazioni ad alta pressione, prendere decisioni rapide e lavorare in equipe per garantire un trattamento tempestivo e adeguato. Inoltre, è una strada che consente ai medici di accedere a posizioni all'interno di una struttura sanitaria, fornendo una solida base per una carriera stabile nel settore pubblico della sanità. Guardiamo a una solida costruzione di una comunità della salute fatta di professionisti motivati».IL PIANO
In questi giorni gli ospedali del Lazio sono stati molto sotto stress: i pronto soccorso hanno avuto un aumento degli accessi tra il 10 e il 15%. Il boom di influenza e la ripresa dei casi di Covid hanno inevitabilmente sovraccaricato il sistema regionale. Molti i codici bianchi, verdi o azzurri, che al massimo hanno un'urgenza differibile e che si sarebbe potuta trattare anche fuori dalla rete dell'emergenza ospedaliera: di 860 pazienti trattati ieri, fino alla serata, 435 appartenevano ai codici più bassi.In totale, il piano messo in atto dell'amministrazione Rocca per rafforzare i reparti di emergenza prevede l'assunzione di 313 dottori: 265 a tempo indeterminato, 25 a tempo determinato e 23 stabilizzazioni di personale già in servizio. Sono 126 quelli già assunti: 2 alla Roma 1, 11 alla Roma 2, 6 alla Roma 3, 15 alla Roma 4, 9 alla Roma 5, 11 alla Roma 6. Per le aziende ospedaliere romane, invece, sono stati già assunti in 26 all'Umberto I, in 5 al San Giovanni, 6 al San Camillo, 11 al Sant'Andrea, uno al Policlinico di Tor Vergata. Nelle altre province del Lazio sono già arrivati 16 medici di pronto soccorso alla Asl di Viterbo, 4 in quella di Rieti, 1 a Latina, 2 a Frosinone.