Bambini cacciano topi, la scuola neozelandese bandisce il concorso: in 100 giorni catturati oltre 600 roditori

La competizione è legata a un programma di eradicazione dei parassiti per proteggere le specie autoctone di uccelli

Bambini cacciano topi, la scuola neozelandese bandisce il concorso: in 100 giorni catturati oltre 600 roditori
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Lunedì 28 Novembre 2022, 16:38 - Ultimo aggiornamento: 16:43

Caccia al topo, non è un gioco ma un concorso bandito in una piccola scuola del sud della Nuova Zelanda dove in 100 giorni i bambini hanno catturato oltre 600 topi. E a guardare il servizio giornalistico della tv pubblica neozelandense TVNZ la sensazione è davvero strana, a tratti un po' disgustosa. Si vedoni i bimbi che si passano di mano i topi, a mani nude, orgogliosi della cattura. L'obiettivo è fissato nel concorso bandito dalla scuola: sradicare i roditori dalle foreste circostanti. Gli sforzi dei bambini fanno parte di uno dei più ambiziosi programmi nazionali: eradicare i predatori entro il 2050.

Curiosta, questa competizione di questa piccola scuola, la Halfmoon Bay, sull'isola di Rakiura/Stewart.

Mission: catturare e uccidere centinaia di topi. Obiettivo: preservare l'avifauna dell'isola. Risultato: 40 studenti hanno catturato più di 600 ratti nel corso dei 100 giorni di sfida. Un bambino di cinque anni è riuscito a catturare e uccidere 60 ratti nel corso dei tre mesi.

A ogni bambino è stata data la propria trappola, realizzata con cartelloni pubblicitari politici riciclati, racconta il Guardian. I bambini dicono di essere impegnati nel tentativo di liberare le isole dai ratti, in modo che gli uccelli autoctoni possano prosperare. «Una volta siamo andati a fare una passeggiata e abbiamo visto più ratti che uccelli, solo sugli alberi, che salivano sugli alberi per raggiungere probabilmente i nidi degli uccelli e mangiare le loro uova», ha detto Bella McRitchie-King, la vincitrice finale del concorso che ha 11 anni e ha catturato ben 64 roditori.


I ratti sono considerati un pericoloso parassita in Nuova Zelanda e una grave minaccia per la fauna selvatica autoctona. Poiché la maggior parte degli uccelli neozelandesi si è evoluta senza predatori mammiferi, essi tendono a essere altamente vulnerabili a ratti, ermellini, gatti e altri mammiferi introdotti dall'arrivo dell'uomo.

Molti depongono le uova a terra, dove sono vulnerabili al rischio di essere mangiati, e alcuni, come gli atterigi (conosciuti anche come kiwi, uccelli senza ali), sono facili prede per i cacciatori terrestri. Il Paese è ora in missione per sradicare i predatori incontrollati e consentire la ripresa di queste specie di uccelli. 

La scuola ha anche assegnato i premi per la pelliccia di ratto esteticamente più gradevole (di un ricco colore nero), per il ratto con la coda più strana, per i denti più grandi e per il ratto più grande, lungo ben 45 centimetri.

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